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sabato 17 novembre 2007
L'Open Source dei Ladri
Sia chiaro, anche io non sopporto lo stradominio di Bill Gates e del suo os , ma è anche vero che prima di Linux esistevano alternative avanzatissime, vedi il nextstep di steve jobs o l'amigaOS o il BeOS... vuole il caso che chi non aveva nessuna capacità di competere con Bill (leggi IBM), anzichè sviluppare qualcosa si è imbarcato in Linux, ha reimpacchettato qualcosa, anzi ha comprato altre società (fintamente) open tipo RedHat e si è inventato come il più grande fornitore di soluzioni e consulenza open source...
Oggi anche certi "politicucci" sparano balle sull'open source senza sapere neanche cosa sia... confondendo i termini in ogni modo, dimenticando che del "source" agli utilizzatori non gliene frega niente, e tantomeno a loro politicucci che di source non hanno scritto mai mezza riga... e che poi il sito web o il Blog se lo fanno fare in ASP il cui motore (IIS o Chili!Asp) non è per nulla open ma è sempre di zio Bill eppure quasi mai viene pagato... Mentre poi magari ci sono aziende come la mia che nell'ottica di guadagnare in futuro tramite la pubblicità o tramite le grosse committenze danno il software GRATUITAMENTE ... e ad aziende come la mia questi politicucci ipocritocomunisti fanno un pernacchio perchè da noi non possono avere mazzette e soprattutto non gli possiamo "sistemare" nessuno...
Free è sicuramente più libero di Open... Open = FUFFA, significa solo che vi danno i sorgenti, è come se i COMUNI E GLI ENTI PUBBLICI SENTISSERO LA NECESSITA' DI AVERE GLI SCHEMI DEI TELEVISORI E DEI COMPUTER che comprano perchè poi semmai si alzano dalla poltrona e se li aggiustano da soli... Ma smettiamola, i tecnici che ci sanno mettere le mani dove sono?
Ditemi quanti di voi pseudo-fautori dell'open source sono in grado di modificare (con criterio) e ricompilare il kernel di linux? Ditemi quanti di voi si sono ricompilati la Virtual Machine di Java?
Io amo l'open source molto più di voi, eppure continuo in molti ambiti ad usare software ed ambienti di sviluppo microsoft... perchè? perchè spesso sono MIGLIORI rispetto a software fatto a scazzo solo per farsi protagonisti della rivoluzione che non c'è...
Smettetela di dire "Windows Vista è chiuso, linux è aperto"... almeno in windows so dove si trovano i comandi e i file di sistema, in ambiente "linux" con tutte le distro in giro non c'è certezza di nulla, e l'apertura in termini di protocolli è totale in entrambi gli ambienti, senza parlare del fatto che "se proprio se ne sente il bisogno" si possono avere diverse vm con diversi os in funzione contemporaneamente... Inoltre esiste per gli enti pubblici la possibilità di avere i sorgenti di windows (purchè per l'appunto gli enti pubblici indichino con precisione "cosa c... ci devono fare coi sorgenti" :)) in ambiente windows se cerco un sistemista lo trovo già formato e se così non fosse è incluso nel prezzo il supporto... in ambiente linux con molta probabilità troverò un povero imbecille presuntuoso che pretende di sapere qualcosa solo perchè conosce tutte le opzioni del comando ls e se fa danni o se non riesce a cavarne piede il supporto dove devo andarlo a cercare? sarà open pure il supporto? si prenderà mai una anche minima responsabilità quel povero programmatore che ha sviluppato quella parte del sistema operativo "tanto per farlo" e che magari non funziona? Te lo scrivi tu il driver per l'ultima periferica disponibile caro politico amante dell'open source... e basta! a ognuno il suo mestiere... voi continuate pure a sparare minchiate ma sappiate che si vede lontano un miglio che non ne capite niente di niente, siete talmente indietro che tra un po' potrete udire il BIG BANG!
E caro Grillo, ti adoro ma, su questa cosa dell'open source tu sei davvero il peggio informato di tutti ... è facile far battute su degli ignorantoni... ma dimmi tu che ne sai dell'open source, perchè ne parli a sproposito? Lo sai che grazie all'open source tante aziende hanno fatto truffe milionarie (spesso targate EU) ottenendo finanziamenti per progetti in cui non hanno sviluppato e ricercato proprio nulla? per questo mi dispiace ma assieme a tanti politici, affanculo, ti ci mando anche a te.
Agatino Bruno
sabato 3 novembre 2007
Si ricomincia sempre dalla fine
ricomincio, da dove ho finito di ricominciare.
Rivivo, adesso, quello che eri.
comprendo, forse, ciò che potevo intuire:
Quanto stupido è il mondo, fatuo, incerto
indecisamente vero, decisamente fiero
moderatamente azzurro, subdolamente grigio.
I miei pensieri sporchi, lavati con cura
dagli ultimi dolori
Li stendo oggi alla luce piena
della tua incredibile gioia,
troppo spesso reazione ad antichi dolori
e per questo mai espressi.
Ma ciò che non hai mai detto è
ormai dentro me.
Ciò che ti uccide è il nulla
che ci avvolge,
Ciò che ci uccide è l'aria,
mossa senza sentimento,
da persone vuote,
che pensano solo
in funzione di altre,
che parlano solo
per comunicare a se stessi
della loro esistenza.
Ma ricomincio senza paura
a giocare e a girare
in un mondo moderatamente azzurro.
Tinobruno
martedì 9 ottobre 2007
Google Bloopers

sabato 29 settembre 2007
Myanmar (o Birmania)
http://www.amnesty.it/appelli/azioni_urgenti/Myanmar
Io l'ho firmato.
giovedì 27 settembre 2007
CENNI SULLE RETTE TANGENTI
sabato 25 agosto 2007
Lazio-Torino è Pareggio
Incrediiiiibbile.
lunedì 6 agosto 2007
giovedì 28 giugno 2007
Sardegna Ricerche sceglie ZetaOrange zWorlds per la Sede Virtuale del Parco Scientifico della Sardegna
E' sufficiente avere un computer con una scheda video 3d (che sia degna di chiamarsi così), scaricare il software zWorlds da (http://www.zetaorange.com/) installarlo e poi scegliere il mondo "STP Sardinia" .
Per i più intraprendenti ed abituati alle nuove tecnologie, è possibile anche giocare a basket... scoprite come.
Inoltre potrete vedere le splendide fotografie finaliste del concorso "Il Parco in Pixel", e le presentazioni di un gruppo di ragazzi di una scuola locale (Liceo Michelangelo di Cagliari) risultato di un progetto di alternanza scuola-lavoro.
Vi aspetto li.


venerdì 23 marzo 2007
Ma se vi dicessi che...
Ci credereste?
Nel caso in cui non ci crediate, come fate a controllare se è vero? E poi quanto vi interessa andare a controllare?
Beh... ecco, infatti nessuna ambasciata e nessuna "Big"(?) tipo quelli della Internascional Bisness Maschin... quelli che facevano macchine da scrivere una volta... e che hanno avuto tanta intelligenza da farsi sfuggire i profitti del personal computer sottovalutando l'importanza del sistema operativo... stanno pensando di mettere una loro sede dentro il mio Servizio 3d sul web... E di ciò sono contento.
E' invece vero che consento già a chiunque di visitare alcuni luoghi turistici in 3d, il centro storico di alcune città, e stiamo realizzando un'importante parco scientifico interamente in 3d, con tutta l'interattività "UTILE" possibile.
Ah, un'azienda che si farà la sede virtuale dentro zWorlds c'è... la mia.
Complex Networks e Social Networking
Vi siete mai domandati se e quanto, uno per uno, i vostri amici e conoscenti hanno influenzato la vostra vita?
Beh, io sono convinto che ogni persona che ho incontrato in vita mia l'ha cambiata, certo è bello sperare che l'abbia cambiata in meglio, ma di questo non avremo mai certezza.
venerdì 9 marzo 2007
TinoBruno
Alterazioni e curvature spazio temporali, il nostro universo con undici dimensioni che in maniera del tutto incomprensibile alla nostra mente si arrotolano su di esse (Kaluza-Clein)...
Ok, per molti queste cose devono star dentro i film e non possono far parte delle discussioni della gente seria e normale. Ma che ci vogliamo fare, rischiamo di apparire schizofrenici e continuiamo, in questo blog voglio esprimere le mie idee da profano della scienza, ma da attento osservatore e raccontatore, di realtà virtuale e 3d e di tecnologie, raccontare qualche attimo della mia vita, non credo di poter ferire o far male a qualcuno e quindi... Big Bang...
alla prox
tinobruno.
venerdì 25 agosto 2006
Di Passaggio
Di passaggio, nascosti da indegne spoglie mortali
Evitiamo ogni indiscreta occhiata, dentro di noi.
Vita e Morte sono invenzioni del cosmo, cavilli aggiunti,
per blindare un contratto:
Eventi certi che ci inscatolano e ci incatenano
Ad obiettivi di piombo.
E quando qualcosa finisce, non è finita,
ma è nata un’altra incredibile, dolce, triste e
felice storia.
La verità, quella che cerchiamo, ovviamente diversa da
quella che ci raccontano, è in realtà un semplice sentimento,
un piccolo impulso, nascosto quasi fosse rumore,
dentro i complicati segnali delle nostre membra.
La verità è la vita, la verità è la morte, la verità siamo
noi, prima dopo e durante l’esistenza.
La verità è l’azione di cercarla,
l’energia impiegata, i pensieri creati.
La verità è che non abbiamo ancora
capito cosa siamo.
La verità è che anche questa storia nascerà, dalla fine di
un percorso, dalla fine di un pensiero, dalla fine di una vita, dalla fine di
un mondo.
Tinobruno.
lunedì 12 settembre 2005
Tigro's death

E così mi trovo a scrivere di un gatto, un semplice gatto, figlio di una gattona di strada, i suoi fratelli sono qui con me (vi confesso che qualcosa l’hanno scritta pure loro saltellando sulla mia tastiera), nacquero nella nostra cucina, che Elena splendidamente trasformò in una sala parto. Non mancava nulla, se non loro, solo dopo la mezzanotte la gattona si decide, e via uno dopo l’altro, anche se a notevole distanza, vengono fuori quelli che poi battezzeremo nell’ordine: Ciccio, Tigro, Nuvoletta e Puntino.
Certo di errori ne abbiam fatti tanti, per non parlare di Nuvoletta ritenuta gatta per due mesi prima di farci dire da un’amica che era un maschio… e che maschio.
Tutti tranne Tigro hanno preso i colori a metà dalla mamma, una norvegese tigrata beige scuro, ed a metà dal papà, un gattone gigante nero e bianco, gatto che di figliuoli nel quartiere ne ha davvero tanti…
Tigro, tra tutti spicca per la livrea tigrata, e per una spettacolare leopardatura sul pancino, è davvero un bel gatto, tra tutti sicuramente il meno orsacchiotto, tra tutti il più felino.
Mai visto un gatto con tanta gioia addosso, certo ora non pretendo di sapere se un gatto prova gioia o meno, ma a guardarlo saltellare dopo aver “cacciato” attorno ad una lucertola portata sul nostro balcone sembrava un bimbo felice che non aspettava altro che i complimenti e la soddisfazione di “papà” e “mammà”.
Mi chiederete, forse, banalmente, se era affettuoso o se faceva le fusa… Le Fusa? Di più, flirtava, quando si avvicinava , a volte temevo volesse entrarmi nelle viscere attraverso le ascelle! Si strusciava a scavava con quelle unghie che pensavo quasi mi stesse togliendo qualcosa sottopelle!
E poi a girare intorno ed a cercare le mie mani per strofinarle con quel naso sempre, sempre umido, sembrava insaziabile ed immancabilmente dovevo essere io ad interrompere “l’amplesso” perché durava all’infinito. Insomma un gran bel gatto, affettuosissimo, ma anche personaggio… un altro modo per esprimere felicità per lui era quello di dar fiato al posteriore, guai a prenderlo in braccio e tenerlo per più di due minuti, trascorso questo tempo, in estremo silenzio, era in grado di stordirti facendo puzzette.
Ci sarebbe tanto altro da raccontare, ad esempio il modo che aveva di dormire, completamente pancia in aria, ma ogni cosa bella prima o poi finisce, e nel finire fa apprezzare a chi l’ha osservata la sua bellezza e quella delle cose, tutte.
Quel giorno, ciccio, il fratellino, stava male, eravamo un po’ giù, e decidemmo di fare un giro in macchina, giusto per comprare le sigarette e magari prendere un caffé, dopo aver indugiato alquanto, per pigrizia, saliamo in macchina e via.
Già dopo dieci metri qualcosa di strano: una serie di rumori sordi, e vediamo correre uno dei quattro gatti, era nel vano motore dell’auto. Ci fermiamo, recuperiamo il gatto: sta bene. Torniamo in auto, per un attimo pensiamo di controllare il cofano motore ma penso che quello doveva essere l’ultimo ed anzi se ce n’erano altri erano sicuramente saltati fuori, quindi, si riparte.
Circa due o trecento metri dopo, dopo aver fatto un paio di curve, aver preso più di un dosso e più di una buca, un altro tonfo mi spinge a guardare lo specchietto retrovisore e li, un’agghiacciante scena di pochi secondi, si fisserà nella mia retina, e nella mia memoria, per sempre: Un’esile quanto agile figura a strisce rotola in mezzo alla strada dietro di noi, si rimette istantaneamente sulle zampe e corre verso il lato della strada, ma arriva solo ad accennare il movimento che viene interrotto bruscamente dalla ruota sinistra dell’auto che precedevo: Già so che non c’è nulla da fare, ho visto bene dove è stato colpito, so bene che il mio Tigro è morto, non vorrei neanche fermarmi, non certo per pigrizia, ma perché so che avrei provocato altro dolore oltre che a me facendo vedere lo scempio ad Elena seduta accanto a me, lo sguardo già mi tradisce, quando sento un altro tonfo e vedo dall’altro lato nuvoletto, l’altro gatto che corre: Erano tutti e tre nel vano motore.
A quel punto cerco di fermarmi, sbigottito, e mi infilo nel primo buco di posto che trovo. Scendo ma Elena mi ha già preceduto e sta già piangendo guardando quello che resta di Tigro, andato all’istante. Già shockato cerco di acciuffare Nuovoletto, che si era infilato sotto un’altra auto, mi rovino per terra per prenderlo, ma Elena lo ha già recuperato.
Scoppiamo a piangere come due bambini, cerchiamo di calmarci un po, pensiamo di togliere Tigro dalla strada, ma niente, non siamo in grado, non reggiamo alla vista, è un lago di sangue e soprattutto è incredibile per noi vederlo immobile, ci stanno comunque pensando quelli dell’auto che l’ha investito.
A quel punto la voglia di farci un giro ci è passata, e dobbiamo riportare Nuvoletto a casa.
Distrutto mi siedo sul trono, in bagno, ma sento puzza, e non sono io, è puzza di bruciato, chiedo ad Elena e mi dice che fuori stanno tagliano delle mattonelle, io quindi secondo il mio solito vado per affacciarmi e sbraitare che non si fa così , bla bla… ma, alla mia sinistra vedo fiamme già alte che avvolgono l’autoclave, allora in maniera abbastanza rocambolesca spengo il fuoco con la pompa dell’acqua.
Se non fossimo rientrati in casa quelle fiamme avrebbero dato fuoco a tutta la struttura che ospita i serbatoi, e probabilmente si sarebbero propagate in casa.
Quella bellissima anima agile e felice di Tigro nel finire, sicuramente in un istante, ha mutato il nostro destino, e gli eventi quasi si sono orientati attorno ad esso, a farci capire che era importante e che sempre lo sarebbe stato.
Grazie Tigro per quello che sei, dentro di noi.
martedì 2 agosto 2005
sabato 28 febbraio 2004
Se
Se c’è una cosa degna di nota, Se.
Allora è la capacità di astrazione
Che Tino riusciva ad avere,
quando le cose non andavano com’era giusto.
In tanti lo ritenevano pessimista, o paranoico,
ma era solo un modo per
evitare che le cose andassero male,
purtroppo prevedeva le cose prima degli
altri, nella maggior parte dei casi.
Tranne in un caso, e quell’ errore gli
costava caro, giorno per giorno pagava una pena.
Ma la sua capacità di
astrazione, quel suo uscire dai suoi stessi guai, per guardarli da lontano, lo
portarono a capire che anche un’errore, che tale era, visto dall’alto poteva
essere un giovamento, un saggio disse che ciò che non ti uccide ti rende più
forte, quindi soffrire vuol dire crescere, vuol dire avvicinarsi ad un se
migliore.
E fu così che Tino se ne uscì… cercando nuovi sbagli per i quali
soffrire.
domenica 25 marzo 2001
Pensieri
Non c’è giorno che passi nel quale non commettiamo nemmeno un errore,non
v’è giorno in cui non ci lasciamo sfuggire l’opportunità di imparare dai nostri
errori, non v’è giorno in cui non biasimiamo almeno una volta qualcun altro
perché ha sbagliato, in cui ci siamo accorti di ogni nostro errore, in cui
riusciamo a non proviare rancore per le anime amiche che ci fanno capire che
stiamo sbagliando, non v’è giorno in cui riusciamo ad essere pienamente cio’ che
vorremmo.
Ma non per questo ci arrendiamo alla natura imperfetta dalla quale
le nostre carni derivano, piuttosto è questa imperfezione che crea una tensione,
che è analoga a quella tra due punti di un circuito, dove se c’è tensione c’è
corrente, la corrente che ci attraversa è la vita, se non ci fosse differenza
tra noi e la perfezione, non ci sarebbe vita, quando l’umanità raggiungerà la
perfezione saremo pronti alla noia eterna… che amiamo chiamare morte.