Non c’è giorno che passi nel quale non commettiamo nemmeno un errore,non
v’è giorno in cui non ci lasciamo sfuggire l’opportunità di imparare dai nostri
errori, non v’è giorno in cui non biasimiamo almeno una volta qualcun altro
perché ha sbagliato, in cui ci siamo accorti di ogni nostro errore, in cui
riusciamo a non proviare rancore per le anime amiche che ci fanno capire che
stiamo sbagliando, non v’è giorno in cui riusciamo ad essere pienamente cio’ che
vorremmo.
Ma non per questo ci arrendiamo alla natura imperfetta dalla quale
le nostre carni derivano, piuttosto è questa imperfezione che crea una tensione,
che è analoga a quella tra due punti di un circuito, dove se c’è tensione c’è
corrente, la corrente che ci attraversa è la vita, se non ci fosse differenza
tra noi e la perfezione, non ci sarebbe vita, quando l’umanità raggiungerà la
perfezione saremo pronti alla noia eterna… che amiamo chiamare morte.
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domenica 25 marzo 2001
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